venerdì 6 luglio 2012

La risposta del Comitato di Terni a SII ed ATI

In seguito al comunicato uscito ieri, ecco la nostra risposta:

CHIEDIAMO CHE ATI E SII RISPETTINO IL REFERENDUM: RIMBORSANDO IL 7% SULLA BOLLETTA 

Coloro che percorrono a piedi in questi caldi giorni la via francigena ed i paesi della Valnerina troveranno le fontanelle pubbliche chiuse dal SII. In provincia di Terni abbiamo perdite degli impianti di circa il 50% dell’acqua e quello che fa il gestore è togliere l’acqua delle fontane. A Fornole i cittadini stanno conoscendo quanto siano affidabili i comunicati del SII che parlano di investimenti: non hanno acqua potabile da settimane. Il SII gestore del servizio idrico si fa un po’ di pubblicità nel comunicato stampa del 4 luglio affermando che è stato rispettato l’esito referendario. Noi che abbiamo consegnato 420 firme di famiglie che chiedono il rimborso, tramite la campagna di obbedienza civile, del 7% da luglio 2011 (quando cioè i risultati del referendum furono pubblicati in gazzetta ufficiale) a dicembre 2011. E sappiamo che da dicembre 2011 il CDA di ATI4 ha di fatto spostato quel 7% dalla voce specifica del profitto di impresa su tutta la bolletta. Della serie paghi sempre quel 7%. Il SII ci informa che questo giochino contabile è stato fatto insieme ad associazioni dei consumatori, il comitato per l’acqua di Terni vorrebbe sapere chi si è prestato a questi giochetti contabili a somma zero per gli stessi consumatori.
Noi sappiamo che:
  1. SII, il gestore trentennale del servizio pubblico ha le tariffe più care dell’Umbria e tra le più care d’Italia.
  2. in bolletta sono stati caricati in varie forme (costi non ammissibili in tariffa, oneri di ingegneria, interessi sugli investimenti) i debiti fatti dal SII verso le banche, cosa che il TAR dell’Umbria ha considerato illegittimo. Basti ricordare il mutuo ventennale contratto nel 2006, per il quale i cittadini pagano € 523.110 all'anno, più gli eventuali interessi di € 310.000.
  3. il servizio è carente, la situazione di Fornole è solo l’ultima emergenza
  4. non c’è reale volontà di restituire quanto pagato illegittimamente dalle famiglie dopo i referendum del 12 e 13 giugno 2011
  5. gli investimenti promessi dal SII sono solo retorici, in verità mancano 10 sui 14 milioni di euro (oltre il 70%) di fondi che SII avrebbe dovuto investire nelle strutture e non ha investito (risparmio su servizi fatti pagare in bolletta)
  6. la percentuale delle perdite dell’acqua è intorno al 50%
  7. le fontane pubbliche lungo la Valnerina vengono chiuse, quando basterebbe fornirle di rubinetti per evitare sprechi.
  8. I rimborsi dovuti a 2500 utenti per allaccio alle fognature sono di fatto tenuti in ostaggio dal SII, che invece di avvisare direttamente gli aventi diritto mette i codici utenti su internet
  9. La inutile sede dell’ATI4, pagata oltre € 400.000, è stata indirettamente pagata dagli utenti
  10. Fare impresa così è facile: tutto viene fatto pagare ai cittadini: calcoli sbagliati, profitti di impresa illegittimi, perdite di acqua, mancati investimenti, debiti e immobili.
Per questo chiediamo:
  1. immediati rimborsi,
  2. la diminuzione consistente dei prezzi della quota considerata vitale (80 litri al giorno pro capite)
  3. il ritorno alla gestione pubblica
Il comitato referendario per l’acqua bene comune di Terni, Narni, Amelia ed Otricoli

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