Su nostra richiesta e del gruppo di maggioranza Democratici Riformisti di Arrone, ieri 25 febbraio 2015 si è tenuto il consiglio comunale straordinario aperto agli interventi dei cittadini, riguardo il progetto di acquedotto Ferentillo - Pentima.
Al consiglio comunale hanno partecipato il direttore dell'ATI 4 Ing. Roberto Spinsanti e il dott. Francesconi Maurizio, geologo responsabile dello studio sulla captazione dell'acqua.
Le nostre aspettative erano quelle di avere una visione complessiva di quello che viene proposto per la realizzazione dell'acquedotto suddetto.
Invece ci siamo ritrovati ad ascoltare una disamina su uno studio di fattibilità di un possibile acquedotto che dovrebbe servire il ternano-amerino. Il progetto non è stato presentato, anzi non esiste ancora. Inoltre non sono stati presentati i dati che giustificano tale opera. Solo generiche dichiarazioni di necessità per mantenere positivo il bilancio idrico della provincia di Terni. Visto che poi già un pozzo di 250 metri è stato realizzato, non sappiamo chi lo ha fatto e se era prevista una gara d'appalto ed eventualmente chi se l'è aggiudicata.
Il nocciolo della questione è che si propone di fare un nuovo acquedotto senza spendere un solo momento per studiare l'effettiva necessità, l'utilità, senza presentare i dati reali sulla situazione idrica del ternano e della provincia. Chi necessita di tale opera, i cittadini o chi realizzerà i lavori e chi poi gestirà l'acquedotto?
L'opera avrà un costo di 20 milioni di euro, 14 milioni finanziati dall'Europa, sei milioni attinti in bolletta, cioè da noi cittadini. Quanti soldi sono stati spesi per mettere in sicurezza, bonificare pozzi e rete idrica del ternano? Quanti soldi sono stati spesi e che risultati si sono ottenuti eventualmente con gli eventuali investimenti per riparare le perdite degli acquedotti esistenti? Dove sono i dati sui monitoraggi ipoteticamente effettuati sui pozzi del ternano?
Quindi prima di parlare di nuovi acquedotti vorremmo assistere ad un miglioramento della distribuzione dell'acqua riducendo le perdite, ad un miglioramento della qualità dell'acqua grazie ad una diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, bonificando i siti e rendendo più efficiente l'uso delle risorse idriche nei vari settori d'impiego.
Da questo momento in poi metteremo in campo ogni iniziativa possibile per fermare un ennesimo scempio ed accaparramento di risorse da parte di enti che ormai di pubblico hanno solo la denominazione.
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