giovedì 26 marzo 2015

Bando per i fondi del servizio idrico per utenti a basso reddito


Dal giorno 23 Febbraio 2015 e non oltre le ore 13.00 del giorno 15 Giugno 2015 possono essere presentate lerichieste per la concessione di un contributo sui costi del Servizio Idrico Integrato a favore dei titolari di utenze domestiche residenti che versano in condizioni di disagio sociale ed economico Anno 2014, a valere sui relativi consumi. 
Possono accedere a tali contributi, dietro presentazione di specifica domanda, le famiglie o nuclei familiari che alla data del 01/01/14 risultano avere la residenza del nucleo familiare nei Comuni della provincia di Terni serviti dall’ATI 4Umbria  e il cui indicatore ISEE dell’anno 2013, in corso di validità, rilasciato dal Comune di residenza o da altri soggetti abilitati, ai sensi del DPCM 159/13, dell’intero nucleo familiare, sia inferiore o uguale a € 12.000,00 nonché le Organizzazioni di volontariato ONLUS, le Associazioni di promozione sociale (APS) o equipollenti che gestiscono immobili in cui vengono ospitate, a fini abitativi, persone e/o nuclei familiari in disagio socio economico.
Bisogna presentare
 1. Domanda di partecipazione sottoscritta dal titolare dell’utenza o da suo delegato; 
2. Copia attestazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) dell’anno 2013, in corso di validità, del nucleo familiare del richiedente; 
3. Copia dell’ultima bolletta idrica in possesso dell’utente; 
4. Copia documento di identità del richiedente in corso di validità; 5. Presentazione del Modello C, nel caso di utenza condominiale; 
6. Presentazione del Modello F, nel caso di Organizzazioni di volontariato ONLUS, Associazioni di promozione sociale (APS) o equipollenti; 
7. Atto di delega nel caso di consegna della domanda da parte di terzi
Le agevolazioni saranno erogate nei limiti della dotazione del Fondo di solidarietà, secondo l’ordine della suddetta graduatoria.
Le domande dovranno essere presentate: 
 invio per posta elettronica, con allegato documento di identità del richiedente in corso di validità, a segreteriasii@arubapec.it, entro il termine previsto; 
 invio per posta elettronica certificata a segreteriasii@arubapec.it, entro il termine previsto; 
 raccomandate A/R, indirizzata alla Direzione e sede legale SII scpa, Via I Maggio, n. 65, 05100 Terni, inviata entro il termine previsto per il quale farà fede il timbro postale; 
 consegna a mano presso le sedi della SII scpa. Nel caso di consegna da parte di soggetti terzi, la consegna a mano dovrà essere corredata di apposito atto di delega. 
 consegna a mano presso la sede della Consulta dei Consumatori in Via D. Bramante, n. 43 in Terni, nei giorni di venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00, per il periodo di validità del bando.  
 Mediante consegna a mano presso gli uffici della Cittadinanza dei Comuni, presso gli Uffici Protocollo degli stessi, del territorio dell’ATI 4 Umbria.

mercoledì 18 marzo 2015

GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA - NAPUL’ E’……. ABC!

Il 9 marzo 2015 è una data storica per il movimento Acqua di Napoli perché il Consiglio Comunale di Napoli ha finalmente votato lo Statuto di ABC –Napoli (Acqua Bene Comune) ed ha affidato , con una Convenzione , l’acqua di Napoli ad ABC , Azienda Speciale, che non può lucrare sull’acqua.
Per sei lunghe ore in piedi, con i rappresentanti del movimento acqua di Napoli, ho potuto seguire il dibattito delle forze politiche, che per la prima volta hanno votato compatte per la gestione pubblica dell’acqua, incluso il PD . Astenuti, invece,i Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra e Forza Italia.
Quando il presidente del Consiglio Comunale ha annunciato l’esito del voto ,l’assemblea lo ha accolto con un scrosciante applauso . Consiglia Salvio, la coordinatrice del movimento acqua in Campania ha alzato un cartellone con la scritta “Napul’è ….ABC”. Euforia per una vittoria quasi insperata: abbracci, strette di mano, foto e sventolii di bandiere.
“Questa è una pagina storica che Napoli oggi scrive”- tuona in aula il sindaco Luigi De Magistris, soddisfatto anche per l’appoggio quasi unanime del Consiglio.
Napoli diventa così l’unica grande città in Italia che ha avuto il coraggio di obbedire al Referendum sull’acqua del 2011 che sancisce (è legge di Stato!) che l’acqua deve uscire dal mercato e che non si può fare profitto su questo bene che è un diritto fondamentale. Ero così felice perché Napoli, una città così malfamata in Italia, dava a tutto il paese una lezione di civiltà, di coraggio. Mi sembrava di sognare! Ce l’avevamo fatta. Il merito va tutto ai comitati. Il Sindaco nel suo discorso ha infatti sottolineato la ‘tenacia’, ma anche la ‘pazienza’ dei comitati.
Una lunga lotta questa , iniziata con l’impegno del sindaco De Magistris in campagna elettorale, di tradurre in pratica il Referendum. I comitati dell’acqua, ben coordinati in chiave provinciale e regionale, hanno continuato a fare pressione sul sindaco perché mantenesse la promessa . E De Magistris l’ha mantenuta, quando, appena eletto, ha trasformato l’ARIN , un’impresa totalmente pubblica ma gestita da una SPA (Società per Azioni) che serve a fare profitti, in ABC (Acqua Bene Comune), Azienda Speciale . E’ stato un passaggio epocale. I comitati esultarono per la vittoria.
Ma ben presto ci accorgemmo che mancava qualcosa di importante:il Comune non aveva mai affidato con una convenzione l’acqua di Napoli ad ABC .Chi aiutò a capire questo, fu un giovane avvocato, Maurizio Montalto, che ci ha da sempre aiutato. Seguirono altri due anni di dure lotte e di scontri con De Magistris per forzarlo a fare questo passo, ma inutilmente!Il primo segno di una svolta l’abbiamo avuto quando il sindaco ha scelto , lo scorso anno, l’avv. M. Montalto a presidente dell’ABC (al posto del prof. U.Mattei). E così il 9 marzo la grande svolta.
“Nessuno guadagnerà più sull’acqua- ha esultato l’avv. Montalto dopo il voto.Tutti gli utili saranno reinvestiti nel servizio. Non ci sarà più lucro. Oggi non siamo più una società di mercato, ma siamo diventati tutori di un diritto. E’ una svolta storica.”
La prima mossa della nuova ABC sarà di togliere a giugno ogni competenza a Equitalia sulle bollette non pagate, e la seconda è la decisione di dare l’1% degli utili per portare l’acqua a chi non ce l’ha nei pesi del Sud del mondo. Per di più , il presidente dell’ABC ,Montalto ha deciso che i comitati acqua di Napoli possano partecipare al Consiglio di amministrazione dell’Azienda Speciale. E’ fondamentale questo processo di partecipazione democratica su un tema così fondamentale.Inoltre la delibera votata dal Consiglio comunale prevede che l’ABC, tra le sue attività, non potrà mai realizzare programmi che prevedono l’imbottigliamento e la vendita dell’acqua. Tutto questo avrà grandi ripercussioni sia in Campania come in Italia.
In chiave campana, il presidente Caldoro sta varando una legge che mira alla privatizzazione dell’acqua, ponendola sotto l’unico soggetto giuridico esistente che è la GORI, una società mista pubblico-privata che gestisce 76 comuni dell’area vesuviana. E’ da anni che i comitati dell’acqua stanno lottando contro la pessima gestione della GORI, con bollette salate ,ma finora inutilmente. Con questa legge Caldoro sperava così di poter mettere le mani anche sull’ABC di Napoli.Ma la Convenzione con la quale il Comune di Napoli affida per trent’anni l’acqua ad ABC, blocca il piano di Caldoro . Ecco perché abbiamo premuto su De Magistris perché mettesse ABC “in sicurezza”.
“Mi auguro- ha detto il sindaco dopo il voto- che questo segnale del PD che ha votato per la gestione pubblica dell’acqua, vada anche verso la Regione che cerca di affondare ABC. Saremo noi ad affondare le mire di Caldoro e della GORI. E vogliamo anche inserire la gestione pubblica dell’acqua pubblica nello statuto della Città Metropolitana”.
Ma la scelta del Comune di Napoli va non solo contro Caldoro , ma anche contro il governo Renzi che con lo Sblocca Italia spinge verso la privatizzazione dell’acqua , favorendo le grandi multiutilities Hera, A2 A, Iren…E’ questa la politica neoliberale del governo Renzi che è la negazione del Referendum del 2011.
Per questo Napoli invita oggi città come Milano, Torino, Reggio Emilia, Trento,Savona, Venezia a imitarla . E’ solo partendo dal basso che riusciremo a sconfiggere il Sistema. E sempre partendo dal basso Napoli sollecita oggi i nostri Parlamentari a far discutere la Legge di iniziativa popolare sulla gestione pubblica dell’acqua che è stata rivista e firmata da oltre 200 deputati dell’attuale Parlamento, ma che resta ancora nel cassetto della Commissione Ambiente della Camera.
Mi auguro che la vittoria che abbiamo ottenuto a Napoli dia uno scossone a tutto il movimento dell’acqua in Italia perché si risvegli dal proprio torpore e obblighi il governo Renzi ad obbedire alla volontà del popolo, democraticamente espressa nel referendum del 2011.
Dal basso, e insieme, si può!

Alex Zanotelli
Napoli, 10 marzo 2015

Napule è...l'ABC dell'Acqua Pubblica

Esprimiamo piena soddisfazione per il grande risultato ottenuto oggi in Consiglio Comunale a Napoli, che vedeva all'Ordine del Giorno:
 L' AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO ALL'AZIENDA SPECIALE ABC (Acqua Bene Comune) NAPOLI, la cosiddetta:
MESSA IN SICUREZZA.
 
E’ stata anche deliberata la modifica statutaria dell’ AS ABC Napoli.
Con tale atto è stata istituzionalizzata la partecipazione democratica nel Consiglio d’ Amministrazione; si escludono le partecipazioni a SpA, mentre invece si apre ai Consorzi di Comuni per l’Acqua Pubblica; si devolve l’1% degli utili per interventi in Paesi in via di Sviluppo.
 
Tutto ciò è frutto del continuo ed enorme impegno del Comitato Acqua Pubblica Napoli, del Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua, del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, dei Comitati Territoriali tutti, ad essi il ringraziamento per l'impegno profuso e la sollecitazione a continuare insieme a noi  il percorso congiunto, perchè oggi si raggiunge un traguardo, ma si inizia un nuovo grande lavoro per impedire che l'acqua della Città Metropolitana di Napoli, che l'ACqua della Campana, che l'Acqua di tutti vada a finire nelle mani di privati e di approfittatori.
 
Siamo consci del fatto che l'AS ABC Napoli è come un granello di sabbia che blocca il grande ingranaggio delle privatizzazioni, volute da chi sull'acqua vuole fare profitto, ma noi non desisteremo mai dal nostro intento, perchè:
 
RIPUBBLICIZZARE SI PUO', RIPUBBLICIZZARE SI DEVE
 E IL COMUNE DI NAPOLI L’HA FATTO.
 
 
Infine un particolare GRAZIE a chi ha fatto il grande atto di coraggio che ha permesso la bella vittoria di questa mattina: il Sindaco, la Giunta, il Consiglio – Essi hanno deciso unanimemente per la messa sicurezza dell' AS ABC Napoli, che non riguarda solo Napoli, ma tutti.
 
Presenti Alex Zanotelli, il Presidente dell'AS ABC Napoli Maurizio Montalto, i Comitati Cittadini, i Lavoratori, le Associazioni, i Cittadini.
 
Possiamo proprio affermare, per dirla anche qui coi titoli di canzoni partenopee:
 
" E' NU JUORNO BUONO!"
 
NAPOLI, 9 marzo 2015
 
                                                                                           Comitato Acqua Pubblica Napoli
                                                                              Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua
                                                                                 Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
 
 
 
video del Comune, distribuito in diretta streaming:

domenica 1 marzo 2015

Comunicato stampa - Lista Civica Aria Pulita Arrone

Su nostra richiesta e del gruppo di maggioranza Democratici Riformisti di Arrone, ieri 25 febbraio 2015 si è tenuto il consiglio comunale straordinario aperto agli interventi dei cittadini, riguardo il progetto di acquedotto Ferentillo - Pentima.
Al consiglio comunale hanno partecipato il direttore dell'ATI 4 Ing. Roberto Spinsanti e il dott. Francesconi Maurizio, geologo responsabile dello studio sulla captazione dell'acqua.

Le nostre aspettative erano quelle di avere una visione complessiva di quello che viene proposto per la realizzazione dell'acquedotto suddetto.
Invece ci siamo ritrovati ad ascoltare una disamina su uno studio di fattibilità di un possibile acquedotto che dovrebbe servire il ternano-amerino. Il progetto non è stato presentato, anzi non esiste ancora. Inoltre non sono stati presentati i dati che giustificano tale opera. Solo generiche dichiarazioni di necessità per mantenere positivo il bilancio idrico della provincia di Terni. Visto che poi già un pozzo di 250 metri è stato realizzato, non sappiamo chi lo ha fatto e se era prevista una gara d'appalto ed eventualmente chi se l'è aggiudicata.

Il nocciolo della questione è che si propone di fare un nuovo acquedotto senza spendere un solo momento per studiare l'effettiva necessità, l'utilità, senza presentare i dati reali sulla situazione idrica del ternano e della provincia. Chi necessita di tale opera, i cittadini o chi realizzerà i lavori e chi poi gestirà l'acquedotto?

L'opera avrà un costo di 20 milioni di euro, 14 milioni finanziati dall'Europa, sei milioni attinti in bolletta, cioè da noi cittadini. Quanti soldi sono stati spesi per mettere in sicurezza, bonificare pozzi e rete idrica del ternano? Quanti soldi sono stati spesi e che risultati si sono ottenuti eventualmente con gli eventuali investimenti per riparare le perdite degli acquedotti esistenti? Dove sono i dati sui monitoraggi ipoteticamente effettuati sui pozzi del ternano?

Quindi prima di parlare di nuovi acquedotti vorremmo assistere ad un miglioramento della distribuzione dell'acqua riducendo le perdite, ad un miglioramento della qualità dell'acqua grazie ad una diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, bonificando i siti e rendendo più efficiente l'uso delle risorse idriche nei vari settori d'impiego.
Da questo momento in poi metteremo in campo ogni iniziativa possibile per fermare un ennesimo scempio ed accaparramento di risorse da parte di enti che ormai di pubblico hanno solo la denominazione.